FRANCO PURINI
Franco Purini: il Disegno dell'Architettura Italiana Contemporanea
Franco Purini, nato il 9 novembre 1941 a Isola del Liri, è una delle figure più rappresentative dell'architettura italiana contemporanea. La sua carriera è caratterizzata da un profondo legame tra pratica progettuale, teoria e disegno, elementi che ne hanno fatto un punto di riferimento per il Neorazionalismo italiano.
Formatosi presso l'Università di Roma "La Sapienza", Purini si è laureato nel 1971. Fin da subito, ha mostrato un interesse spiccato per il disegno architettonico, inteso non solo come strumento tecnico ma come mezzo per indagare la complessità dello spazio e per comunicare idee progettuali. Durante i primi anni della sua carriera, ha avuto l'opportunità di collaborare con Ludovico Quaroni, una delle figure più influenti dell'architettura italiana del Novecento. Queste esperienze formative hanno contribuito a consolidare il suo approccio rigoroso e teorico alla progettazione.
Purini è noto per la sua costante ricerca di ordine e composizione geometrica. Il suo approccio progettuale si basa su una reinterpretazione contemporanea della tradizione architettonica italiana, che si traduce in opere caratterizzate da una forte tensione tra pieno e vuoto, tra struttura e spazio. Questa visione si riflette anche nei suoi disegni, veri e propri capolavori grafici che hanno spesso trovato spazio in mostre internazionali. Per Purini, il disegno non è solo una fase del progetto, ma un atto creativo che racchiude l'essenza stessa dell'architettura.
Tra le sue opere più celebri spicca la Torre Eurosky, realizzata nel quartiere EUR di Roma tra il 2007 e il 2012 in collaborazione con Laura Thermes. Questo edificio rappresenta un esempio emblematico del suo approccio: una sintesi tra funzionalità contemporanea e una tensione estetica che richiama il classicismo reinterpretato in chiave moderna. Tuttavia, Purini non si è limitato alla realizzazione di opere costruite; Molte delle sue idee sono rimaste nel campo della teoria, sotto forma di progetti utopici e visioni di città ideali, che hanno contribuito ad arricchire il dibattito architettonico.
Oltre al lavoro progettuale, Purini ha svolto un'intensa attività accademica. Come professore ordinario di Composizione Architettonica presso diverse università italiane, ha formato generazioni di architetti, trasmettendo loro l'importanza del pensiero critico e della coerenza progettuale. Le sue pubblicazioni, tra cui "L'architettura didattica" e "La misura italiana dell'architettura" , testimoniano il suo impegno nel promuovere una visione dell'architettura come disciplina culturale e artistica, oltre che tecnica.
Nonostante il grande riconoscimento ottenuto, Purini non è stato immune a critiche. Alcuni hanno accusato il suo approccio di essere eccessivamente teorico, distante dalle necessità pratiche dell'architettura moderna. Tuttavia, è innegabile che il suo lavoro, sia teorico che pratico, abbia lasciato un segno profondo nella cultura architettonica italiana.
Franco Purini rappresenta, dunque, un modello di architetto che unisce tradizione e innovazione, disegno e costruzione, teoria e pratica. Approfondire la sua figura significa esplorare non solo le sue opere, ma anche un modo di intendere l'architettura come espressione culturale e come strumento per migliorare il rapporto tra uomo e spazio.
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