PARTNERSHIP AL PROGETTO
Intervista all'architetto operante Gianfilippo Lo Masto appartenente alla direzione del Dipartimento I Politiche Educative, Edilizia scolastica della Città Metropolitana di Roma, in particolare il direttore per la costruzione di edilizia scolastica superiore e secondaria di Roma dell'ufficio scolastico regionale per il Lazio.
SITO WEB DIPERTIMENTO I POLITICHE EDUCATIVE, EDILIZIA SCOLASTICA DELLA CITTA' METROPOLITANA DI ROMA
1. Quali sono le linee guida principali per la progettazione dei licei artistici nella città di Roma?
In generale per i licei e le scuole superiori secondarie ci si basa sul decreto ministeriale del 1975 (ministero dei lavori pubblici) cercando di costruire per i licei un edificio polivalente, nel senso che la struttura deve poter essere in grado di ospitare un liceo scientifico o classico o artistico.
Quando ci sono esigenze particolari allora si costruiscono spazi specializzati dedicati.
2. Come capire quali sono le dimensioni dei licei e degli spazi che lo compongono? Come gestirli?
Ci basiamo su istanze territoriali, raccolta dati, documenti da parte dell'amministrazione pubblica, dal numero delle iscrizioni degli adolescenti per il dimensionamento della scuola e il numero delle aule. Per legge in aula ogni alunno deve avere a disposizione 1,96 mq e in generale ci sono delle disposizioni precise per quanto riguarda la grandezza della palestra e ambienti comuni.
Da pochi anni a questa parte non si progettano più gli alloggi dei custodi e quelli esistenti vengono trasformate in biblioteche di quartiere in quanto di piccole dimensioni.
È importante creare spazi che possano cambiare uso/funzione, per esempio l'aula dei professori potrebbe spesso diventare un’ aula conferenza. Ci concentriamo poi sul rendere gli spazi autonomi, per esempio sarebbe bene che la palestra abbia un accesso separato per chiunque desideri utilizzarla (qualsiasi cittadino) in orari diversi da quelli scolastici, quindi un utilizzo diacronico ed acronico, funzionale.
3. Quali sono le migliori pratiche per rendere un edificio scolastico più sostenibile dal punto di vista ambientale?
Ci si basa sulle linee guida del CAM - Criteri Ambientali Minimi - per obbligo di legge, in particolare ci si concentra sull'insonorizzazione, sull'isolamento termico, sull'utilizzo di pavimenti radianti, sull’efficientamento energetico, sul riciclo dei materiali in modo da utilizzarli durante tutto il loro ciclo di vita.
4. Per quanto riguarda le sue esperienze, quali sono stati gli errori più rilevanti e ricorrenti nei progetti passati?
Quando si trattano edifici costruiti negli anni che vanno dagli anni 50 al 2000 si riscontrano importanti problemi dal punto di vista tecnologico, soprattutto per quanto riguarda l'umidità e problemi di insonorizzazione.
Dal punto di vista architettonico spesso si fa l'errore di non considerare il modo che ha l'organismo di crescere troppo vicino a residenze e spazi privati con un conseguente disturbo acustico.
5. Come si può integrare un liceo artistico nel tessuto urbano di una città storica come Roma?
I licei da PRG devono essere inseriti in aree in cui sono presenti i servizi di quartiere.
Un architettura deve essere di qualità! E un'alta qualità può inserirsi ovunque. Penso che l'architettura debba essere il simbolo dell'epoca che si vive, simbolo della contemporaneità. I materiali e le composizioni devono essere contemporanei in quanto il nuovo è una conseguenza del passato.
Anche la modernità può adattarsi al contesto. L'architettura deve dialogare e contemporaneamente bisogna lavorare con la poetica dell'oggetto.
Bisogna seguire le suggestioni e le emozioni che ti dà il luogo e rispettarlo.
6. Può condividere esempi di licei che ritiene particolarmente riusciti?
Il liceo classico di Tivoli e l'ampliamento del Liceo Farnesina a Roma.
7. Quale consiglio darebbe a una giovane architetta che sta progettando il suo primo edificio scolastico e su quali aspetti consiglia di concentrarsi maggiormente per lasciare un impatto positivo?
Mai abbassare la qualità dei progetti per gli imprevisti!
Continua ad avere fede in quello che vuoi fare e cerca di essere sempre aperta a tutti gli input o consigli. L'architettura è una vocazione e bisogna avere la fede di volerla fare.
La scuola è un tipo di edificio semplice per quanto riguarda le soluzioni tecnologiche ma è uno spazio comunitario e bisogna fare qualcosa che aiuti i ragazzi ad avere visione della vita. Continua a progettare con lo stesso stimolo iniziale di poter cambiare le cose, lo stesso stimolo che ti ha convinta di scegliere questo mestiere.
Ama la materia che manipoli: "MEMORIA MURI", i muri, gli edifici e le strutture architettoniche hanno la capacità di raccontare la storia e tramandare il passato, hanno memoria delle cose.
Commenti
Posta un commento